Intelligenza artificiale e libri: il volto dell’editoria sta cambiando

L’intelligenza artificiale potrebbe modificare il mondo dell’editoria, facendolo evolvere in alcuni aspetti: ecco come e perché sta cambiando

Ormai in tutti i settori sembra che l’IA stia operando una sorta di rivoluzione. Quasi tutti sono stati coinvolti dall’utilizzo di questa tecnologia, sempre più prorompente e unica. Non a caso, le più grandi aziende al mondo hanno deciso di investire in intelligenza artificiale.

Ma non solo. Sembra che alcuni colossi tecnologici vogliano espandere il loro bacino d’influenza anche nel mondo dell’editoria. Per farlo, starebbero pensando di usare l’intelligenza artificiale.

Si tratta di Microsoft e ByteDance, proprietaria del social TikTok. Entrambe queste aziende hanno lanciato recentemente due case editrici. Microsoft ha chiamato la sua casa editrice 8080 Books e si propone per pubblicare centinaia di libri in un solo anno. ByteDance starebbe pensando al nome 8th Note Press e si concentra principalmente su romanzi fantasy o d’avventura, discussi poi su BookTok, la sezione dedicata ai libri degli utenti del social.

Ma in che modo l’editoria potrebbe aiutare l’IA e viceversa? Cosa potrebbe cambiare in futuro? Ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo.

IA ed editoria: una mano reciproca?

L’IA ha bisogno sempre di nuovi dati per riuscire a svilupparsi. Secondo alcuni esperti, i dati per allenare i modelli di intelligenza artificiale oramai si sono già esauriti. Ecco che potrebbero volerci nuovi dati da dare in pasto a tali modelli. Una mano potrebbero quindi darla gli autori di libri che vogliono farsi pubblicità e lanciare le proprie opere. Ed è qui che entra in scena la startup Created By Humans, un’azienda americana che accoglie gli autori che vogliono scrivere e donano il consenso affinché il materiale creato venga usato dall’intelligenza artificiale.

Entrambi i settori potrebbero beneficiare dagli accordi stretti da tale startup. C’è un altro modo simile ma diverso allo stesso tempo che potrebbe dare benefici all’editoria attraverso l’intelligenza artificiale. La startup Spines ha intenzione di rivoluzionare il settore dell’editoria, proponendosi come alternativa ai classici publisher. Gli autori che vogliono pubblicare un libro possono iscriversi alla piattaforma pagando una somma iniziale e un abbonamento. Dopo aver sottoposto il manoscritto, Spines fornisce un assistente IA che si occupa del proofreading, cura la copertina e propone consigli per ottimizzare la pubblicazione. Come risultato, l’autore potrebbe godere di royalties molto alte e sfruttare l’IA per accelerare le vendite.

Autore IA e umano
IA ed editoria, gli autori potrebbero aiutare l’intelligenza artificiale e viceversa (DepositPhotos) – FindBest

Cosa si prevede in futuro?

Se anche Microsoft e TikTok dovessero attuare un modello simile, potrebbero aprirsi per tanti le porte dell’editoria. Coloro che vorrebbero pubblicare un libro potrebbero farlo senza prima fare accordi da usura con le case editrici.

Comunque, il problema per alcuni potrebbe essere la decisione di alcune case editrici di fare a meno degli autori umani e pubblicare una gran quantità di contenuti usando solo l’IA, cosa che starebbe già avvenendo su Amazon e nel mondo del giornalismo, con decine di opere, in particolari guide turistiche, create con IA. Insomma, il futuro potrebbe essere positivo per l’editoria ma potrebbe anche nascondere delle insidie per gli autori più creativi.

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